Poster: Pesticidi e rischio di Sclerosi Laterale Amiotrofica - il contributo della metodologia GIS in uno studio in Emilia-Romagna e in Sicilia

Poster 2014 Filippini minionIntroduzione

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è la forma più comune di malattia degenerativa dei motoneuroni, caratterizzata da una paralisi progressiva della muscolatura scheletrica e da una prognosi rapidamente infausta. Nonostante l'elevato interesse anche in ambito scientifico nei confronti di questa gravissima patologia, l'eziologia della SLA è ancor oggi purtroppo sostanzialmente ignota, ed in particolare non è ancora chiaro se e quali fattori ambientali presenti nei luoghi di vita e di lavoro favoriscano l'insorgenza della patologia. Uno tra i possibili fattori di rischio della SLA suggeriti da recenti studi epidemiologici è l'esposizione ambientale e professionale a pesticidi.

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Poster: I pesticidi quali possibili fattori ambientali di rischio nella Sclerosi Laterale Amiotrofica - Uno studio caso-controllo di popolazione in Emilia-Romagna

Poster 2014 Arcolin minionIntroduzione

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa che colpisce sia i motoneuroni inferiori del tronco encefalico e del midollo spinale, sia i motoneuroni superiori della corteccia motoria, causando atrofia e debolezza muscolare, fascicolazioni e spasticità con conseguente prognosi rapidamente infausta. C'è un largo consenso in merito al fatto che la SLA sia causata dall'interazione gene-ambiente e la letteratura scientifica propone una crescente lista di potenziali fattori di rischio ambientali, che include anche i pesticidi, già coinvolti nella patogenesi di altre malattie neurodegenerative, come le malattie di Parkinson e Alzheimer. Abbiamo realizzato uno studio caso-controllo di popolazione in due province emiliane (Modena, Reggio Emilia) e in una provincia siciliana (Catania), al fine di valutare se l'esposizione a questi tossici abbia rappresentato, nel corso degli anni più recenti, un fattore di rischio per la SLA. L'esposizione a pesticidi che abbiamo preso in esame nel nostro studio è stata sia quella conseguente alla residenza presso aree agricole e specificatamente presso coltivazioni per le quali sono tipicamente utilizzati composti neurotossici, di cui è possibile una diffusione per via aerea, sia quella derivante da un utilizzo diretto di tali prodotti nel corso dell'attività lavorativa.

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Poster: The relation between exposure to environmental selenium and cancer risk - A failure of observational research?

Poster 2014 Vinceti minionIntroduction: Selenium is a metalloid element with both nutritional and toxicological properties. Changes in environmental exposure to selenium might modify cancer risk, according to epidemiologic and laboratory studies. However, such relation is extremely controversial, since the first observational studies and one randomized controlled trial (RCT) originally suggested an inverse relation between selenium intake and cancer, while most recent studies including the large RCTs carried out in the US have shown no effect or adverse effects on cancer risk.

Methods: We meta-analysed the results of fifty-six observational (cohort and cohort-nested case-control) studies, including over 1,200,000 participants, and of nine randomized controlled trials (RCTs), with 46,304 total participants, using random effects models. We pooled the incidence of any cancer and of prostate cancer, one of the most commonly investigated outcomes, which was originally suggested to be prevented by increasing selenium intake.

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Poster: Do dietary intake and blood level of total selenium predict circulating levels of selenium species? A cross-sectional study

Poster 2014 Vinceti life minionIntroduction: Selenium is an element which can be found in wastes of differen origin and contaminated sites, including the' Waste Electric and Electronic Equipment' (WEEE). To assess exposure to this metalloid it should be required to assess its different chemical species, having markedly different toxicological and nutritional properties. Very little is known, in particular, about the ability of overall dietary selenium intake and blood selenium level to predict exposure to the single species of this element in the human.

Methods: We investigated this issue by assessing through a food frequency questionnaire the total selenium dietary intake and by determining plasma selenium level in fifty-one adults randomly drawn from the municipal population of Modena, northern Italy, and by comparing their values to the plasma concentrations of the various selenium compounds obtained through speciation analysis. We calculated Pearson correlation coefficient among dietary and plasmatic selenium levels and for the single species of this element.

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Poster: Diabete materno e rischio di macrosomia fetale - Uno studio di coorte nella regione Emilia-Romagna

Poster 2014 Malagoli minionIntroduzione

La più frequente complicanza del diabete in gravidanza è la macrosomia fetale, definita come peso del feto superiore al 90° percentile di riferimento per l'età gestazionale. Nelle madri con diabete il fenomeno si presenta nel 26% delle gravidanze, in particolare quando il controllo metabolico della malattia non è ottimale. La presenza di un feto macrosomico aumenta il rischio di parto cesareo o di parto distocico, lacerazioni vaginali, emorragie post-partum e di mortalità infantile perinatale. La macrosomia da diabete materno si manifesta tipicamente a partire dal 3° trimestre di gravidanza ed è generalmente disarmonica ovvero con circonferenza addominale del feto ai centili più alti e le altre misure antropomentriche nella media. Abbiamo realizzato un ampio studio di coorte di popolazione in Emilia Romagna nel periodo 2002-2010 con l'obiettivo di quantificare il rischio di macrosomia fetale associato a diabete materno pregestazionale di tipo 1 e di tipo 2, le possibili differenze tra le due forme cliniche di diabete e l'influenza di alcune variabili materne quali età anagrafica.

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