Poster: Epidemiologia della forma attiva e latente di tubercolosi in un gruppo di immigrati irregolari visitati presso il Centro della Salute per la Famiglia Straniera (CSFS) dell’Azienda AUSL di Reggio Emilia

Poster SITI 2017Introduzione

La tubercolosi (TB) continua ad essere un importante problema di sanità pubblica a livello mondiale: nel 2015 sono stati stimati 10,4 milioni di nuovi casi e 1,8 milioni di decessi. Gli immigrati irregolari rappresentano una sottopopolazione con un'elevata prevalenza di tubercolosi in forma attiva e latente; è quindi importante individuarne le caratteristiche al fine di riconoscere eventuali gruppi ad alto rischio ed indirizzare più efficacemente interventi sanitari e risorse.

Metodi

Abbiamo condotto uno studio di coorte retrospettivo presso il Centro della Salute per la Famiglia Straniera (CSFS), un servizio territoriale per immigrati irregolari della provincia di Reggio Emilia. Abbiamo incluso nello studio tutti i pazienti che si sono sottoposti alle procedure di screening tra il 1 Gennaio 2012 e il 31 Dicembre 2013 e che non hanno avuto contatti con casi di TB polmonare e/o test di Mantoux positivi eseguiti precedentemente. 

Resultati

La prevalenza della forma attiva di TB nei 368 immigrati che costituiscono il campione è oscillata da 1,36% a 3,73%, a seconda delle metodologie diagnostiche, con età media dei pazienti pari a 33 anni. Tutti i pazienti con la forma attiva di TB presentavano tosse da più di due settimane e/o linfoadenopatia periferica e test di Mantoux positivo. Il rischio invece di avere la forma latente di TB è risultato correlato positivamente con l’età, con il sesso maschile e con la provenienza dal continente africano, così come l’essere senza fissa dimora, convivere con più di quattro persone e svolgere un’attività lavorativa.

Conclusioni

Nel contesto preso in esame, gli immigrati irregolari hanno presentato un maggior rischio di tubercolosi in forma attiva e latente, probabilmente anche a causa di ritardi diagnostici e ancora inadeguata accessibilità ai servizi sanitari. È quindi importante approfondire lo studio delle caratteristiche di questa sottopopolazione al fine di individuare eventuali fattori di rischio per l’insorgenza di TB, ed indirizzare in modo più efficace le risorse del sistema sanitario.

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