Poster: Livelli di piombo, cadmio e mercurio nel liquido cerebrospinale e rischio di sclerosi laterale amiotrofica. Uno studio caso-controllo
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Novembre 2016 15:00
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva e rapidamente fatale. A parte una piccola percentuale di casi familiari (5-10%) collegata a mutazioni genetiche, l'eziologia della più frequente forma sporadica è tuttora ignota e i fattori ambientali, da soli o in presenza di particolari substrati genetici, sono attualmente considerati quelli più importanti. Tra i possibili fattori di rischio ambientali, gli agenti chimici con potenziale neurotossico tra cui alcuni pesticidi, il metalloide selenio e alcuni metalli pesanti sono quelli maggiormente studiati
Metodi
Nella presente indagine abbiamo valutato l'esposizione a piombo (Pb), cadmio (Cd) e mercurio (Hg) in 38 soggetti con nuova diagnosi di SLA (16 uomini e 22 donne) e 38 controlli ospedalieri, usando come biomarcatore il contenuto di metalli a livello del liquido cerebrospinale. I livelli liquorali dei metalli pesanti sono stati ottenuti tramite analisi con spettrometria di massa ICP a settore magnetico (ICP-SF-MS), in accordo con metodologie sviluppate appositamente per questo tipo di matrice biologica.
Risultati
L'età media dei soggetti affetti da SLA è di 52 anni (range 30-85), in 7 casi la malattia era ad esordio bulbare e nei restanti 31 ad esordio spinale. Come mostrato in Figura 1 e Tabella 1 la mediana di distribuzione dei casi rispetto ai controlli è risultata maggiore per piombo (155 vs. 132 ng/L) ma minore per cadmio (36 vs. 72 ng/L) e mercurio (196 vs. 217 ng/L). Dividendo i soggetti in tre categorie in base ai terzili di distribuzione e applicando un modello di regressione logistica non condizionata abbiamo calcolato l'odds ratio (OR) di malattia per il terzile più elevato rispetto al primo terzile. Nel modello grezzo gli OR sono risultati 1.43 (IC 95% 0.48- 4.25) per piombo, 0.35 (IC 95% 0.10-1.18) per cadmio e 1.85 (IC 95% 0.38-9.08) per mercurio, mentre nel modello aggiustato per sesso ed età gli OR sono 1.39 (IC 95% 0.48-4.25) per piombo, 0.29 (IC 95% 0.08-1.04) per cadmio e 3.03 (IC 95% 0.52-17.55) per mercurio, senza tuttavia evidenza di un effetto doserisposta (Tabella 2). Ulteriori analisi di sensitività, aggiustando per selenio totale oppure alternativamente per gli altri due metalli, infine usando un modello condizionale appaiando per età e sesso, hanno sostanzialmente confermato i risultati ottenuti, così come analisi stratificate per sesso e per categorie di età (sopra e sotto i 50 anni).
Conclusioni
A causa dell'imprecisione statistica delle stime ottenute, dalla mancanza di una evidente dose-risposta, i risultati devono non sembrano supportare l'ipotesi di un ruolo causale di piombo, cadmio e mercurio nell'eziologia della SLA e devono essere interpretati con cautela poiché
occorre valutare la possibilità che il livello liquorale dei metalli possa non essere correlato ad una precedente prolungata esposizione ai metalli pesanti.